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BIOGRAFIA

Da più decenni  Anty Pansera lavora sul campo e sulle carte, nel territorio fluido della ricerca e della proposta, in una zona di confine fra teoria e prassi, fra arte, critica d'arte e design.

 

Nata come studiosa di arti figurative, ben presto è uscita dall'ambito della specializzazione, sia nella quotidianità dell'insegnamento, sia nell'approccio al paesaggio del disegno industriale, da indagare e interpretare con criteri di metodo e di ricerca saldamente ancorati alla tradizione scientifica e storica.

 

Nasce così lo Studio Pansera che opera nel campo della ricerca, riservando grande attenzione alle problematiche metodologiche, grazie alla costante collaborazione di Mariateresa Chirico e  di un team di giovani studiosi e progettisti. Lo Studio, che ospita anche i materiali cartacei dell'Archivio Cesare Andreoni, conserva un notevole  patrimonio fotografico e bibliografico, legato ai temi delle arti decorative e applicate, del disegno industriale e della progettazione.

Frequenta il Liceo Classico Parini, a Milano (la sua città natale) e si laurea in Storia della critica d'arte all'Università Statale: da sempre si è interessata e ha studiato le arti decorative e applicate (dalle Biennali di Monza alla Triennale di Milano, sulle cui vicende ha pubblicato “Storia e cronaca della Triennale”, Longanesi, 1978)  e  il disegno industriale (con Alfonso Grassi), l’”Atlante del design italiano 1940-1980” (Fabbri Editore 1980).

Da allora ha curato pubblicazioni, mostre, rassegne e convegni su questi temi. Con Laterza ha pubblicato “Il disegno del mobile italiano - dal 1946 a oggi” (1990) e “Storia del disegno industriale in Italia” (1993) e per lo stesso editore ha diretto la collana I designer italiani con Gillo Dorfles . Ha dedicato studi e scritti al Futurismo e sulle problematiche che questo movimento artistico ha sollevato sul rapporto con la progettazione ed è direttore scientifico dell'Archivio Cesare Andreoni.

Affianca alla ricerca, la consulenza per enti pubblici (per le Civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco di Milano nel 2000 ha messo a punto il progetto per una nuova sezione dedicata a “I modi dell'abitare”) e aziende, per l'organizzazione degli Archivi e dei Musei aziendali (Italtel, A. L. Colombo, Alessi, FiMaG- Aziende del Gruppo Guzzini).

Dal 2001 analizza e registra il contributo delle donne artiste, artigiane e designer italiane al progetto e nel  2009 fonda, con Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella, l'Associazione DcomeDesign, di cui è Presidente.  Lo studio delle attrezzature sportive l’ha portata invece a progettare e curare, con Alfonso Grassi, “Sport e Design, progettare la competizione”, mostra evento (Ivrea; Pechino e Toronto, 2009; Johannesburg, 2010).    

Anche l’insegnamento, prima di “Storia dell’arte” all’ISA di Monza e poi di “Storia del design”, al Politecnico di Milano (1996-2008 e all’Accademia di Belle Arti di Brera (2000-2017), ha caratterizzato il suo lavoro: e con questo background, eccola a presiedere, dal 2010 al 2016,  l’ISIA di Faenza  e a pubblicare  il saggio su “La formazione del designer in Italia. Una storia lunga più di un secolo” (Marsilio 2015).

Membro del Comitato direttivo della Design History Foundation, dal 2012 nel cda della Fondazione del Design Museum della  Triennale di Milano e poi nel Comitato Scientifico dello stesso ente. Dal 2009 fa parte dell’Associazione italiana degli storici - A/I/S/Design.

Giornalista pubblicista dal 1976, è nel board di “Design Issue”, rivista dell'associazione degli storici del design inglesi, ha scritto per quotidiani italiani quali “Il Giorno” (dove ha curato la prima rubrica di design su un quotidiano), “Il Sole 24 Ore”, “La Repubblica”,  "Il Mattino" di Napoli, per periodici di politica culturale come "Il Moderno" e per riviste italiane e straniere del settore. È stata nel Comitato di redazione de “L'Arca”, consulente di “Habitat Ufficio”, nel comitato scientifico di “Keramicos” e de “L'artigianato”; ha collaborato con le testate “Dossier Habitat”, rivista dell'abitare e “Arredo Urbano”.

Nel 2018 è chiamata a far parte del Comitato scientifico dell’Associazione Archivio Gabriele De Vecchi.

Dal 2019 fa parte del comitato scientifico di Quasar Institute for Advanced Design (Roma) ed è in giuria per Premio MIDeC per il Design Ceramico, Laveno.

Dal 2019 è nel comitato scientifico di Fondazione Plart.

Nel 2020 riceve il Compasso d'oro alla carriera, è in giuria per la 23° edizione del Salone Satellite/Salone del mobile di Milano e viene nominata “socia onoraria” di AIS/Design -Associazione Italiana Storici del Design.

Nel 2023 riceve l'incarico di conservatore del Museo Internazionale del Design Ceramico di Laveno-Mobello

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