ANTY E IL DESIGN
La scoperta del mondo della cultura del progetto avviene all’Istituto Statale d’Arte di Monza e da allora Anty ha praticato il mondo del design mettendo a punto studi e pubblicazioni, dove ha rigorosamente applicato la metodologia dello storico del design.
Storia/e
Dal suo primo lavoro, con A.Grassi, l’Atlante del design italiano 1940-1980 (1980), a quell’ Italia del design. Trent'anni di dibattiti (1986), sempre con Alfonso Grassi, che le ha permesso non solo una prima ricognizione ma anche una riflessione sull’ADI, la storica Associazione per il Disegno Industriale Italiano (della quale è stata a lungo socia), ha ampliato il suo campo di indagine pubblicando Il design del mobile italiano (2000) e Storia del disegno industriale italiano (1993) e curando un Dizionario del design italiano (1995). Ed eccola poi ad indagare con L’anima dell’industria. Un secolo di disegno industriale nel Milanese (1996).
La curatela della sezione “Protodesign” per la mostra “Gli Anni Trenta. Arte e cultura in Italia” (1982) le ha permesso di indagare le problematiche tra progettazione e artigianato meccanizzato e di coniare questo neologismo.
L’amicizia con Lillo Mangano, la catalogazione e la cura della sua collezione (dal 2002), l’hanno portata a studiare il design dei Paesi nordici, a pubblicare Design finlandese, la collezione Mangano (2006), a curare mostre e a partecipare a convegni su questo tema.
Tipologie/prodotti
Specifiche tipologie hanno poi attirato la sua attenzione, così, con Tersilla Giacobone e Paola Guidi, nel 1989, ha studiato le problematiche Dalla casa elettrica alla casa elettronica, riprese poi in altri suoi scritti come nel recente Qualche appunto intorno allo storico mondo del bianco made in Italy, la case history Zanussi (2016). Così come la produzione in metallo piegato, analizzata in Flessibili splendori. I mobili in tubolare metallico. Il caso Columbus (con Alberto Bassi e Tiziana Occleppo) nel 1998.
Lo studio delle attrezzature sportive l’ha portata invece a progettare e curare, con Grassi, una serie di mostre e di eventi, dedicati a “Sport e Design, progettare la competizione”, che dopo l’esordio per Torino Design Capital, ad Ivrea, nel 2008, sono state riproposti a Pechino e Toronto nel 2009 e Johannesburg, nel 2010.
Imprenditori e progettisti
Anche le storie aziendali fanno parte della sua ricerca: ed ecco il volume La fabbrica verticale e il Gruppo Industriale Busnelli: 25 anni a Misinto (1998) e l'organizzazione dei Archivi e Musei aziendali (come per Italtel, A. L. Colombo, FiMaG- Aziende del Gruppo Guzzini/con Tiziana Occleppo), nonché singoli percorsi di progettisti, ed ecco le monografie su Antonia Campi e Giovanna Talocci e suoi interventi in numerosi saggi/mostre dedicati a designer.
Ha diretto la collana I designer italiani , con Gillo Dorfles, per le edizioni Laterza pubblicando i volumi dedicati a Bruno Munari, Anna Castelli Ferrieri e Giuseppe Pagano.
Design al femminile
Particolare l’interesse e le sue analisi sull’apporto al progetto delle donne artiste/ artigiane/ designer: gli studi in questo specifico settore prendono l’avvio nel 2001 con l’esposizione “Dal merletto alla motocicletta” (con Tiziana Occleppo) promossa dall’UDI e dal Comune di Ferrara (poi a Catania); a seguire la mostra/evento “Il ponte delle signore”, ideata da Mariateresa Chirico e con lei realizzata, nello Spazio Pria a Biella (2003-2004). Nel 2008 cura con Luisa Bocchetto, per Torino World Design Capital, la rassegna “Dcomedesign. La mano, la mente e il cuore”, occasione, anche, per realizzare un primo censimento delle donne designer. Partecipa nel frattempo a numerose iniziative/convegni per la valorizzazione della progettualità e creatività al femminile.
Nel 2009, con Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella fonda l’Associazione DcomeDesign, di cui è presidente.
Nel 2011 la mostra a Milano “Nientedimeno/Nothingless La forza del design femminile”, è dedicata alla produzione di oggetti di design progettati da donne, cui segue nel 2013, in occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte e in collaborazione con la Fondazione Cologni dei mestieri d’arte, a Palazzo Morando a Milano “Donne in bottega. La presenza delle donne artigiane/ protodesigner /designer/ imprenditrici in Lombardia dal 1906 al 2012” (sempre con Mariateresa Chirico) e, ancora, in occasione di Argillà 2014 a Faenza, Lady C, dedicata al mondo della ceramica. E' del 2015 poi l'organizzazione di una mostra itinerante, con relativo volume, dedicata ad Antò (Campi e Ravagli), e del 2016 la monografia dedicata alla ceramista Muky. Negli anni seguenti ha curato numerose mostre dedicate alla creatività e progettualità femminile, intervenendo anche in libri/cataloghi dedicati allo stesso tema.
Collabora all’enciclopedia delle donne.it e per questo stesso editore partecipato al volume La signorina Kores e le altre, Donne e lavoro a Milano, (1950-1970), con uno scritto su Design. Progettazione e creatività per il disegno industriale (con Mariaeresa Chirico), 2017.
Dal 2009 fa parte dell’ Associazione italiana degli storici - A/I/S/Design: ed ha affiancato la presidente Raimonda Riccini e Valeria Bucchetti nella progettazione e realizzazione del Convegno “Angelica e Bradamante” (giugno 2016), di cui sono usciti gli Atti (2017). Nel 2022, l’Associazione degli Storici del Design Italiani l’ha nominata “socia onoraria”.
La Triennale
Interessata alle arti decorative e applicate, ha ripercorso la loro presenza in Italia, soprattutto attraverso le vicende dell’Ente Triennale (con “Storia e cronaca della Triennale”, 1978), di cui ha curato anche un Libro bianco, pubblicato nel 1974 dalla Consulta per la Triennale,
Nel 1982 ha curato il Catalogo generale della XVI Triennale di Milano e nel 1991 partecipa all'incontro a “La vita tra cose e natura: il progetto e la sfida ambientale”, preparatorio alla XVIII Triennale (giugno); nel 1994 riceve l'incarico (con Piero De Amicis) per progettare e curare la “Galleria della Triennale”, presentata in occasione della XIX edizione delle manifestazioni dell'Ente che sarà messa in rete nel 2005.
Nel 1998 è chiamata a far parte del comitato scientifico della rassegna “Autobiografia della Triennale”, come curatore della Galleria storica dell'Ente; nel 1999 cura, con Luciano Caramel, la rassegna “ Lucio Fontana, la Triennale, la luce” e collabora alla realizzazione di un video sulla storia dell'Ente; nel 2000 cura un volume e un CD rom dedicato all'attività della Galleria storica della Triennale (2001). Nel 2001 cura, con Tiziana Occleppo, “Un percorso attraverso il patrimonio industriale italiano dalle arti decorative al design” pubblicato dall'Ente, in occasione della manifestazione “La città e il design”.
Dal 2012 al 2014 è nominata dal Comune di Milano nel CDA della Fondazione della Triennale Design Museum di Milano e dal 2015, dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, nel Comitato Scientifico dello stesso Triennale Design Museum.